Artigianerd Cap.5 – Ho perso le parole (e i contenuti!)

Ricapitolando…

Nonostante l’entusiasmo per l’apertura di una nuova pagina Facebook, con la scelta di una bella foto che ha richiesto non poco impegno, le difficoltà nel trovare un nome giusto e tante altre piccole disavventure, la nostra Artigianerd non può certo dirsi soddisfatta.

Un amico guastafeste le ha chiesto ciò che già lei si chiedeva, “Di cosa parlerai sulla tua pagina? Quali saranno i tuoi contenuti”.
La risposta è molto semplice d’altra parte, non ne ha la minima idea.

Torniamo un po’ indietro nel tempo.

Se una giovane, più o meno, artigiana. Hai fatto i mercatini al caldo e al freddo, e hai una tua piccola clientela che ti chiede di arrivare on line. Ed eccoti lì. Tutto sembra semplice, bello, a portata di mano.

Niente di più falso.

Adesso non potrai intrattenere i tuoi acquirenti, o potenziali tali, con i tuoi soliti 4/5 argomenti da fiera:

1) Il tempo. “Sta iniziando a fare freddo, vero?”, “Menomale è passato il caldo afoso”, ma anche un “Non ci sono più le mezze stagioni”, che ci sta sempre bene.
2) Le attrazioni del mercato in oggetto. “Che belle giostre hanno piazzato quest’anno!”. “Al banco infondo a destra fanno dei bomboloni fantastici, li ha provati?”.
3) Il parentado e le conoscenze in comune. Argomento TOP dei mercatini in zone vicino a casa. “Ma te tu’sei la figliola della Lucia? O se un’tu c’assomigli per nulla!”. “Sei la nuora della maestra Emanuela!?! Bellina!”. La suocera maestra è un ottimo sponsor, lo so, ed infatti si sta preparando psicologicamente al prossimo mercatino che farò dalle sue parti.
4) Un bel sorriso ai vecchietti del posto. Ho un’ascendente non da poco sugli anziani, uomini e donne. Forse perché mi piacciono cose d’altri tempi o perché abbiamo delle affinità elettive, non so, ma piaccio. Ho una clientela forte ed appassionata che va dai 75 ai 90 anni ed oltre.

Non funziona on line

Eh no… non è che puoi scrivere un articolo sulle previsioni meteo, esprimere il tuo parere su altri commercianti, né pubblicare il tuo interessantissimo albero genealogico compreso di foto per evidenziare le somiglianze (Questa però non è una cattivissima idea, potrei anche svilupparla, con le dovute modifiche…). In più, di anziani on line ce ne sono pochi, perdi improvvisamente due terzi del tuo pubblico più affezionato.

Insomma, ci voglio argomenti interessanti, ciò che chi se ne intende chiama, appunto, “I CONTENUTI”.

Come a scuola…

Hai presente quando a scuola la professoressa ti dava quel foglio, spesso scritto a mano, con le tracce dei temi? Due o tre argomenti, uno peggio dell’altro, tra i quali scegliere? Andava a finire che ti buttavi su Leopardi perché era il più allegro, figurati gli altri.

Ecco, ora neanche ti danno i titoli a cui ispirarti, e il naufragar non è tanto dolce, in questo mare.

Passo dopo passo

Bisogna procedere per step.

Intanto, farsi un’idea di cosa parlano gli altri artigiani, più bravi e più esperti di te.
E NO, non sto parlando di copiare! Ma di capire i loro contenuti, gli argomenti che trattano, per lasciarsi ispirare, capire cosa può piacere a noi ed al nostro eventuale pubblico.

Poi, provare a buttare giù un po’ di idee. Ne butterai via ben più della metà, esattamente come hai fatto quando sceglievi il nome per la tua attività. Ma qualcosa di buono verrà fuori.

Ancora, aprire word e cominciare a scrivere.
Qui io ho un piccolo ma importante vantaggio. Scrivere mi piace, e sono abituata a farlo. Non che sia il Leopardi di cui sopra, ci mancherebbe, ma almeno non è la prima volta che mi trovo davanti quel foglio bianco, reale o digitale che sia. Questa non è necessariamente una realtà, per molti colleghi artigiani. Chi inizia a fare il blogger lo sa, che dovrà scrivere, se le parole non sono il suo pane quotidiano e non ama la scrittura, probabilmente non inizia neanche.
Ma quando cominci a lavorare a maglia, a modellare la creta, a fondere il vetro, non o fai certo con l’intento di raccontarti con i testi. Anzi, spesso e volentieri sei più bravo con altre forme di creatività.

Titanic e l’iceberg

Credo, sinceramente, quello dei contenuti questo sia uno dei passi più difficili, per un artigiano che prova a sbarcare on line, ed uno scoglio su cui tanti, anche molto bravi, si scontrano con violenza.

Ci sono colleghi bravissimi, molto più bravi di me, che aprono la pagina Facebook, o un sito, e non riescono mai a raccontarsi. Postano bellissime foto, oggetti straordinari che vedono molto in altri contesti ma che non rendono il meglio di sé là dove il testo ed i contenuti sono necessari per veicolare il tuo personale messaggio.

Se non hai la passione e l’abitudine della scrittura, se quello non è il tuo mondo, ecco, forse è il caso di dedicarsi ad altri modi di farsi pubblicità, che non necessariamente sono peggiori, anzi. Altrimenti rischi di fare come Titanic con l’iceberg: affondare qualcosa di bello per la fretta e la mancanza di preparazione.

Ed io?

Io dove sto? Beh, nel mezzo… dai. Scrivo, e mi piace, ma trovare i contenuti resta un bel problema. Non posso e non voglio parlare di sciarpe e cappelli tutti i santi giorni, ma è assai complesso capire cosa può interessare il mio pubblico. Ma lo sai chi mi ha dato una gran mano? Questo sito, meraviglioso, che si chiama “Combinando” , è una risorsa ormai fondamentale per me!

Del resto, non è l’unico scoglio. Io, per esempio, sono una frana con le foto, con il racconto per immagini. Ma questo ve lo racconto nella prossima puntata.

Continua…

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