Artigianerd Cap. 4: Il dramma della foto profilo

Tutto in una foto

Povera la nostra artigianerd. Sta diventando matta.
Ha deciso di sbarcare on line, ha trovato un nome per la sua attività, si è inventata da zero una “scritta” che rappresenti questo piccolo business e che userà come foto di copertina, e adesso è lì che si lamenta che Facebook ha bisogno anche di una foto profilo.

Il perenne dramma della foto profilo

Già che la foto profilo di Facebook, anche quella della pagina personale, è sempre stato un dramma, diciamocelo. Non essendo, la maggior parte di noi, Angelina Jolie, almeno il 97% delle nostre foto è improponibile. O abbiamo gli occhi chiusi, o la bocca aperta. Se la luce è bella, ci si vedono le occhiaie. Siamo in posa, e la foto viene mossa. Veniamo bene in viso ma i capelli sono quelli della Medusa.

Certo, sempre meglio di quando le foto si scattavano sul rullino. Avevamo una sola chance, ed è per questo che nelle foto delle gite del liceo sembriamo un gruppo impegnato nel remake del video di Thriller (tutti zombie, per farla breve). Gira gira però la foto profilo l’abbiamo trovata, nel corso degli anni. Per la legge dei grandi numeri, qualche volta siamo venute bene. Sorvoliamo che magari abbiamo la stessa foto da anni, scattata al battesimo del nipote che oggi si è iscritto alle scuole medie. Però la foto della cerimonia non la possiamo riciclare per la pagina dell’attività.

E allora, che fare?

Cinque “brillanti” idee

Alla sottoscritta a suo tempo, e cioè ben 7 mesi or sono, sono venute le seguenti brillanti idee:

Rimpicciolire la famosa scritta di cui sopra fino a farla diventare un logo quadrato. Bocciata perché non si leggeva niente.

Usare un gomitolo rosa come logo. Scelta di un’originalità imbarazzante. Vince il premio “Se non ci pensavi tu” 2017.

Scegliere la foto di una propria creazione. Idea già migliore, ma un po’ limitante e impersonale.

Fotografarsi con indosso una propria sciarpa. Beh, valutabile… però in estate avrebbe fatto ridere. E con la mia fotogenia pensare di realizzare due buone foto, una estiva ed una invernale sarebbe stato voler dar troppo credito alla fortuna. Però ci potrei anche tornare sopra.

Farsi una foto con un cartello con la propria scritta in mano. Detto così faceva ridere. Però ci ho provato e non è andata così male. Ci ho messo la faccia ma solo per metà (manteniamo un po’ di mistero…) e mostro anche il mio pseudo logo creato con tanta fatica.

Una festa rovinata

L’artigianerd scoppia di felicità. La pagina Facebook è nata, ed è completa.
Invita amici e parenti ad una cena dove prepara i suoi piatti forti, brinda con il Bellini come nei programmi tv ed è pronta a sedersi alla scrivania per firmare le copie del suo ultimo libro “Come aprire un profilo web restando degli incapaci”.
Ma l’amico rompiscatole c’è sempre, e mentre sta per scattare un selfie con i fan le chiede di quali argomenti parlerà. “Non puoi mica piazzare lì solo le foto delle tue borse tutti i giorni”.

L’amico viene accompagnato alla porta dall’addetto alla sicurezza assunto per l’evento, con l’augurio che abbia parcheggiato in divieto di sosta e non ritrovi l’auto. Ma intanto l’artigianerd è di nuovo sprofondata nel baratro. Menomale che è rimasto il Bellini.

CONTINUA…

2 commenti

  1. NonPuòEssereVero

    Solidarietà!
    Ho vissuto il dramma della foto profilo della pagina Facebook per due anni e mezzo. Adesso credo di avere risolto, almeno fino al prossimo dubbio amletico.

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    1. MaMaglia

      Davvero… adesso mi sembra di avere trovato una soluzione, ma quanto durerà? 😂

      Rispondi

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