Mastroluciaio, ferri vecchi sotto una nuova luce

Mastroluciaio, ferri vecchi sotto una nuova luce

Oggi conosciamo un artigiano della luce e del riuso: Mastroluciaio.

Scrivere questo articolo per me è allo stesso modo semplice e difficilissimo, eppure lo faccio con estremo entusiasmo perché questa volta non parlo solo di un artista o di un artigiano bravissimo. Mastroluciaio, al secolo Matteo Vezzosi, è anche la persona con cui condivido la vita da ormai più di dieci anni. Ne conosco pregi e difetti, e non è facile non essere di parte, parlando di lui. Volendo possiamo subito iniziare a sparlarne un po’, così da fugare ogni dubbio di faziosità.

Per esempio, in estate gli avevo chiesto un’intervista, come faccio di solito con gli ospiti di questa rubrica, ma non è mai riuscito a trovare il tempo per rispondere con calma, quindi il testo mi sono ritrovata a scriverlo io, “tanto le risposte le sai”. E allora l’articolo se lo prenderà fatto a modo mio, con anche un po’ di quel romanticismo che fa sempre finta di rifuggire.

Chi è Mastroluciaio

Mastroluciaio è il nome d’artigiano di Matteo, che ha quasi 40 anni anche se non i dimostra, e che di professione fa l’architetto. Lo fa benissimo, con dedizione, competenza, precisione, e amore per un lavoro purtroppo un po’ bistrattato nell’ultimo decennio. Lui è un creativo vero, uno che vede uno spazio complesso e riesce a pensarlo e modellarlo a misura d’uomo, nonostante le gabbie della burocrazia edile. A differenza mia, che sono una dai grandi sguardi complessivi, dai maestosi quadri d’insieme e che lascia sempre un ampio spazio all’approssimazione, Matteo è una persona attenta ad ogni singolo dettaglio, ad ogni angolo, ad ogni nota stonata o dissonante.

Questo può ffarvi capire come a volte sia difficile conciliare l’ordine e il disordine, i miei ed i suoi cassetti, due modi concettualmente diversi di cucinare…

Come nasce il progetto “Mastroluciaio”

Proprio perché è un creativo geniale, Matteo riesce sempre a vedere nelle cose qualcosa che agli altri sfugge. Ribalta gli oggetti, li osserva da altri punti di vista, li guarda con occhi nuovi. E quasi per caso, qualche anno fa, gli venne in mente di trasformare in lampada da terra un vecchio casco da parrucchiera, che non mi ricordo neanche come ci siamo procurati. Forse ce lo ha portato qualcuno o forse lo trovò lui al cassonetto. Un primo progetto semplice, ma efficace e d’effetto, che non abbiamo mai venduto.

Trucco e parrucco, la prima “Lucignola”, fa bella mostra di sé accanto al letto

Le Lucignole di Mastroluciaio

Da lì, proprio ripensando gli oggetti, quei vecchi ferracci abbandonati nei garage o scovati nei mercatini, ma anche vecchi contenitori vintage, sono nate le lampade, dette “Lucignole” di Mastroluciaio. Alcuni ormai sono dei pezzi forti, come le vecchie moka o gli scolapasta che creano meravigliosi effetti luminosi sulle pareti.

Le mie preferite sono le Lucignole create assemblando pezzi apparentemente senza alcun tratto di unione o quelle che veramente non ti aspetti…

Come il “Despota illuminato”, la vecchia pompa di una bicicletta con un ingranaggio ed uni spremipomodori

mastroluciaio-lampada

Lo “Sciapode supino”, composto da coletti e schiumarole assemblate tra loro

mastroluciaio-lampada

“Fari erranti”: un vecchio paio di pattini che sono diventati lampade da comodino o da parete

mastroluciaio-lampada

Ma adoro anche le Lucignole che racchiudono un’altra sua grande passione: le auto.

“F.I.A.T. Lux”, composta da un contenitore per l’olio e la borchia di una vecchia 500.

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O “Rabbocco”, fatta con una latta e un vecchio imbuto.

Il nome, il logo ed i materiali

Nascono quindi da oggetti che per lo più sono e resterebbero inutilizzati, le Lucignole. Noi lo spreco lo odiamo, siamo molto vecchio stile in questo (per esempio adoriamo le polpette di avanzi :-D), anche MaMaglia si fa vanto di utilizzare tanti materiali di riciclo, e così siamo diventati un po’ i “raccoglitori” di ciò che amici e parenti ci portano prima di buttare via.

Nella soffitta di San Baronto ci sono innumerevoli macchine per il caffè, scolapasta, bricchi, tazzine, bollitori e pentole smaltate. Per non parlare dei vecchi giocattoli vintage, vestiti e libri che in parte ci teniamo ed in parte vanno ad abbellire i mercatini di Caos Retrò.

Siamo un po’ matti insieme, ed anche il marchio di Mastroluciaio ce lo ricorda. Forse non tutti ci hanno fatto caso, ma le due lettere sono anche le iniziali dei nostri nomi (Matteo e Letizia) ed ovviamente il logo l’ho pensato io, figurati se un’idea così “sdolcinata” poteva venire a lui 🙂

mastroluciaio-logo

Il nome invece nasce pensando ad uno dei libri più belli e significativi di sempre, “Pinocchio”, dove trovano spazio Mastro Geppetto e Mastro Ciliegia. Ci piaceva perché ricorda i lavori manuali di una volta, quella dignità e quel valore del lavoro artigiano che non ha il vezzo di definirsi artista.

Le ispirazioni

Mastroluciaio, Matteo anzi, come un serio e compito professionista, colto architetto dedito anche all’arte nobile del riciclo, quindi? Beh, sì, ma per capire la persona e anche l’artigiano dovete anche pensare che è stato un adolescente dai lunghi capelli fluenti e i camicioni peruviani sempre in sella ad una Vespa truccata, che in paese tutti lo ricordano per le sue scorribande tra petardi e carretti, e che tuttora con le nostre auto sportive vintage si diverte a “sgassare” per far sobbalzare le vecchine dormienti nei cortili.

Ma chi lo conosce sa che questa sorta di dicotomia è la sua caratteristica principale, il modo perfettamente assurdo in cui riesce a far convivere dentro di sé il tamarro ed il professore, il goliarda e il solitario, colui che perde un’ora su un dettaglio di un dipinto ma anche sulla marmitta gigante della macchina, che cita Frank Lloyd Wright ed il Vernacoliere, che passa da Brunelleschi a Lupin III senza perdere il filo del discorso.

Lo si vede anche nelle Lucignole, questo. C’è sempre un filo di ironia, nei nomi e nelle forme, e tanta cura ed attenzione nella realizzazione spesso più complessa di quello che sembra.

Dove trovare Mastroluciaio

Dopo acuni mercatini e fiere dell’artigianali, le Lucignole di Mastroluciaio hanno trovato casa nella bellissima bottega condivisa di Campucc10, a Firenze, in via del Campuccio 10R, qui il sito web.
Ma se desiderate una lampada personalizzata con alcuni vostri oggetti che non utilizzate più ma a cui siete legati e a cui volete dare una nuova luce, potete contattarlo direttamente dalla sua pagina Facebook, qui il link (cliccate su “Mi piace”, dai!), o anche al numero 338 4667675.

P.S. Comunque lo sanno tutti, accanto ad un grande uomo c’è sempre una grande donna!

mastroluciaio-lampada

 

Foto nell’articolo: Mastroluciaio e Fabrizio Sichi Photographer

24 commenti

  1. Marilena

    Una famiglia di artigiani! Che bello!
    Vedere il potenziale di un oggetto di scarto è una dote che trovo fantastica, ridare vita a oggetti in disuso è un grande dono!
    Fiat Lux è quella che mi piace di più, se posso esprimere la mia opinione!!

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    1. MaMaglia

      Grazie Marilena!
      Fiat Lux ci è piaciuta anche per l’abbinamento con il nome 😀 Ed infatti è da tempo a casa dei suoi nuovi proprietari!

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  2. Meekhayla

    Io le persone come Mastroluciaio le ho sempre ammirate tantissimo! Hanno un “occhio” tutto loro, che credo sia la cosa fondamentale… poi ovviamente avere una buona manualità aiuta, ma senza idee e senza questo “occhio” con la sola manualità ci fai poco (almeno secondo me) 😀

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    1. MaMaglia

      Hai proprio ragione… io non sono così tanto creativa quando vedo oggetti inanimati o spazi vuoti! Questa qualità la invidio anche un po’ 😀

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  3. Denise Corona

    Ma come ho fatto a lasciarmi sfuggire questo articolo meraviglioso? Devo tornare in Toscana per conoscervi e ammirare dal vivo le creazioni di Mastroluciaio e ovviamente le tue, Lety! Bravi. W gli artisti come voi!

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    1. MaMaglia

      Grazie mille!
      Artisti non esageriamo, diciamo artigiani 😀 Però il cuore e le mani ci sono un po’ in tutto quello che facciamo!

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  4. Vittoria

    Ecco il vero occhio di chi ha fantasia da vendere! Bellissimi i riusi di cose diverse da quelle pensate inizialmente! Unisce artigianalità a grande fantasia! Direi il top!

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    1. MaMaglia

      Anche io ammiro molto il fatto che sappia vedere qualcosa… in un altra cosa (non so se mi spiego). A me succede con i filati, però è più semplice, almeno per me!

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  5. Anna

    hahaha, l’amore si vede tutto nei 40 anni anche se non li dimostra 😉 Scherzo eh, Letizia! Quante belle cose fa Mastroluciaio!

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    1. MaMaglia

      Eh sì, a giugno abbiamo festeggiato 11 anni insieme. Riguardare le foto dei primi tempi fa un certo effetto! :-O

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  6. Francesco

    È un peccato che opere come queste non siano diffuse, è davvero una bellissima idea!! Sia per il riutilizzo di prodotti che altrimenti arricchirebbero solo i rifiuti, ma anche per il fantastico tocco originale e vintage che regalano ad una casa! Davvero stupendo!! Bravissimi e bravissimi!!!! 😃 Ps. Gino ROBOTTINO è spettacolare ahaha!

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    1. MaMaglia

      Grazie mille! 😊 Gino è ancora la nostra lampada “d’atmosfera”, non abbiamo avuto il cuore di disfarcene! 😂

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  7. Eleonora

    Adoro Gino Robottino !!! Bellissimo articolo ti viene voglia di creare!

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    1. MaMaglia

      Ma che bello, essere di ispirazione alla creatività è un onore inaspettato! 😍

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  8. silvia

    Fantastica idea, sarebbe un progetto interessante anche da portate nelle scuole per far conoscere ai bambini come dare nuova vita agli oggetti. Il progetto del robottino li catturerebbe subito 😉

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    1. MaMaglia

      Sarebbe proprio bello, sì! Magari senza usare l’elettricità ma per creare per esempio un portacandele! 💞

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  9. Priscilla

    Cavolo, è davvero geniale! Mi piace un sacco la sua “filosofia”, mi piace un sacco che vi siate trovati e adoro le sue creazioni.
    Tra quelle qui i pattini e la moka sono i miei preferiti.
    Ora con calma sbircio il resto.
    E’ proprio bravo e hai fatto bene a farcelo conoscere.
    Complimenti!

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    1. MaMaglia

      Le moka sono un grande successo, ne sono state vendute tante 😊
      Grazie per le tue impressioni e per i complimenti!

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  10. Susanna Albini

    Siete una coppia bellissima e bravissima! Con le vostre creazioni riuscite a dare anima anche a quelle cose che, ai più, potrebbero sembrare da sbarazzarsene. Purtroppo non ho questo occhio clinico e, tantomeno, la maestria per riuscire
    in questa impresa, ma ammiro molto chi ha la capacità di farlo, complimenti!

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    1. MaMaglia

      Neanche io sono molto brava a vedere l’oro nella pattumiera, è proprio il “mestiere” di Mastro Luciaio! 😘 Grazie!

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  11. Khadi

    Gli architetti sono sempre un po’ pazzi, multisfaccettati e multipotenziali, però a qualcuno la vena artistica dà frutti, ad altri resta nelle infinite potenzialità non sviluppate.
    Da architetto creativo anch’io ho la casa piena di oggetti da riciclare, ma poi non combino mai nulla e resta tutto in giro! Uno di questi giorni toccherà fare un bel decluttering.. oppure vi porto tutto, mancano giusto due o tre lampade in giro per casa ; )

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    1. MaMaglia

      È vero, anche tu sei architetto! 😊 Penso che questo eclettismo sia anche merito della vostra formazione, sia tecnica che artistica.
      E se hai voglia di una lucignola… basta chiedere! 💞

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  12. Diara

    Sono rimasta veramente colpita dalla fantasia e dalla creatività di Mastro Luciaio. Le mie lampade preferite sono la moka e “Sciapode supino”.
    Mi piacerebbe vederle di persona quando andrò a Firenze.

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    1. MaMaglia

      Ciao Diara!
      Grazie per il tuo apprezzamento, se quando capiti a Firenze hai voglia di curiosare tra le Lucignole, le trovi presso Campucc10, via del Campuccio 10, nel pieno centro.
      Fammi sapere!

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