Vendere l’artigianato on line I

Vendere l’artigianato on line – PARTE 1 –

Se sei una creativa e vuoi capire se i tuoi prodotti funzionano hai già sicuramente pensato che vendere l’artigianato on line potrebbe essere un’opportunità.
Oggi parliamo proprio di questo.

Dai mercatini al mercato globale

Nei post precedenti abbiamo già diffusamente parlato di come partecipare ai mercatini dell’artigianato, di quello che ti serve per farli e di tutto quello che devi sapere prima di partire.

È possibile però che tu voglia provare anche a rivolgerti ad un pubblico diverso. O magari esporre ad un mercatino non fa per te, magari non hai tempo o modo.
In questi casi, il web può darti una mano, grazie a tantissime possibilità e ad una clientela vasta, variegata e diffusa per il mondo.

Ma se non ho la partita IVA?

Vendere l’artigianato on line senza partita IVA si può, ma non posso dirti se TU puoi farlo.

Come ho già ripetuto molte volte nei miei post, io non sono una commercialista né un avvocato, e se vuoi capire cosa puoi fare o non fare tu devi rivolgerti ad un professionista.
Spiegagli cosa vuoi vendere, dove, come, con quale frequenza, a quali prezzi. Lui o lei sapranno dirti se e con quali modalità puoi strutturare la tua vendita su internet.

Vendere l'artigianato on line

Conoscere i propri clienti

Una volta chiarito l’aspetto legale con chi di dovere, puoi dedicarti alle tante opzioni che il mare infinito del web ci propone. Marketplace, social network, applicazioni varie… c’è da diventare matti.
Non ci si può dedicare a tutto, non si può essere ovunque, ed è importante capire su quale concentrarsi.

Già ma… come si fa?

L’aspetto principale riguarda la nostra clientela.

Chi è, cosa fa, quali social network frequenta?
Se non conosci i tuoi clienti non potrai raggiungerli, non credi?
Quindi, rifletti su quello che realizzi e per chi lo realizzi.

Se hai già esposto a dei mercatini “fisici” cerca di ricordare chi è che ha comprato da te. Adolescenti? Signore anziane? Coppie di mezza età? Uomini sui 30 anni?
Cerca di fare una statistica, può esserti molto utile.

Se invece non hai ancora avuto confronto con i tuoi potenziali acquirenti, guarda il tuo prodotto, e anche un po’ te stessa, con occhi “esterni”.
Cuci tovaglie ed accessori per la cucina? Allora è probabile che un quindicenne non sarà molto interessato (sì, magari uno potrà comprare qualcosa da te per regalarlo alla madre, ma non è lui il tuo cliente ideale, no?).

Realizzi borse e zaini in stile militare? Il tuo prodotto sarà certamente più adatto ad un uomo giovane che non a una donna sulla sessantina.

Conoscere se stessi

Dicevo di guardare anche te stessa con altri occhi… Sì, non è facile, ma è un passaggio fondamentale per comprendere in che modo strutturare questo lavoro di vendita on line (e anche off line, in realtà).

Ti racconto una cosa che è successa a me.
Uno dei primi mercatini a cui ho partecipato è stato molto difficile per me. Si trattava di un evento alla moda, organizzato da studenti, e rivolto ad un pubblico molto giovane.
Io sto per compiere  38 anni, quasi il doppio della media della clientela presente, il linguaggio dei ventenni non sempre mi appartiene, e mi sono sentita un po’ fuori posto.

In quel mercatino ho venduto, ma chi ha comprato era capitato sul posto un po’ per caso, senza sapere di cosa si trattava esattamente, magari perché si era affacciato per curiosità, o perché accompagnava il figlio o un amico più giovane.

Lì per lì ci sono rimasta male (capirai, mi davano quasi tutti del lei!), ma poi ho riflettuto.
Non sono mai stata il tipo da locali all’ultimo grido, nemmeno quando la ventenne ero io. Il mio prodotto è di qualità, ha una finitura particolare, è decisamente più classico che trendy. Le mie sciarpe, per esempio, sono fatte per durare nel tempo, non per assecondare l’ultima tendenza del fast fashion.
Per come sono, per il linguaggio visivo e testuale che uso, il mio target (eh sì, è proprio di target che stiamo parlando) non è uno studente di 18 anni.

Pensa anche tu a come sei. Ami le discoteche, i locali notturni? Sei un “topo di biblioteca”?
Il modo in cui ti poni può influenzare come ti rivolgi al tuo pubblico, e quindi anche la sua composizione.

Vendere l'artigianato on line

E quindi?

Ti lascio un po’ di tempo, e anche un po’ di suspense, per pensare a tutto quello che ti ho detto oggi.
So che non è un lavoro facile capire chi siamo e a chi ci rivolgiamo, ma se vuoi vendere l’artigianato on line devi farlo, altrimenti rischi di perdere tempo, energie e motivazione dedicandoti a canali sbagliati.

Nel prossimo post di questa rubrica andremo avanti, e capiremo insieme come sfruttare le riflessioni che hai fatto per definire il tuo target e capire “dove andare a cercarlo”, facendo anche degli esempi pratici.

Nel frattempo, se vuoi, puoi condividere con me i tuoi pensieri, sia utilizzando lo spazio dei commenti qui sotto, sia scrivendomi a letizia@mamaglia.it o seguendomi sui miei social (tutti i bottoni sono più sotto).

4 commenti

  1. Priscilla

    Ciao,
    anche se non vendo nulla credo che i tuoi consigli siano comunque trasversali a chi fa blog o lavora con gli altri: pensare a chi ci si rivolge, a quale fetta di pubblico è orientata la nostra proposta è una base di partenza indispensabile.
    Come sempre, complimenti per la serietà e l’analiticità con cui affronti i tuoi post
    A presto!

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    1. MaMaglia

      Ho scritto questo post pensando solo agli artigiani ma evidentemente risulta utile anche ad altre categorie di persone che lavorano sul web 🙂 ne sono davvero felice! Grazie delle tue parole!

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  2. Polizzi Franca

    Ciao e grazie per i preziosi consigli e suggerimenti!!!!😊;sto cercando anch’io la mia personalità nel cucito creativo e cercare di analizzarmi e capire come rendere appetibili le cose che creo nonostante sia una neofita,é davvero fondamentale!!!!TI ringrazio tanto e ne farò tesoro. Ciao e a presto ☺

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    1. MaMaglia

      Grazie a te per essere arrivata sul mio Blog! Per me è davvero un piacere poter condividere quello che so e che ho imparato.

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