MaMaglia compie tre anni!

MaMaglia compie tre anni

Oggi, 10 aprile 2020, MaMaglia compie tre anni. Il “compleanno” arriva in un periodo in cui non c’è troppa voglia di festeggiare, ma voglio comunque celebrare questo anniversario, perché per me davvero significa molto.

Mille giorni di te e di me

Nel gennaio del 2017, a pochi mesi dall’inizio di una sofferta disoccupazione, un’amica mi regalò i telai da maglia. Non mi mancavano né la voglia né il tempo per imparare, e raccogliendo qualche gomitolo di scarsa qualità trovato qua e là, decisi di provare a fare dei berretti invernali. Al massimo, mi dissi, per il prossimo Natale avrò cappelli da regalare a tutti gli amici e i parenti!

Io però amo i progetti a lungo termine e non mi piace perdere tempo. Quando vidi che stavo imparando velocemente e che le cose che realizzavo non erano male, pensai che sarebbe stato interessante, e magari anche economicamente vantaggioso, provare a venderle. Conoscevo un solo mercatino dove farlo, la Fierucola di San Baronto, il paese di Mastro Luciaio, evento immancabile del 1 Maggio. Ma c’era da correre perché volevo aprire un blog, la pagina Facebook, il profilo Instagram.

L’aprile di quell’anno è stato una lunga corsa per arrivare a quel mercatino con qualcosa di dignitoso da proporre e con un’idea di attività che chiamavo ancora “Progetto Maglia”, e che si è rapidamente trasformato in MaMaglia.

MaMaglia compie tre anni

MaMaglia compie tre anni in un periodo strano

Anche l’aprile di questo 2020 non è stato normale, anzi. Di mercatini nemmeno l’ombra, purtroppo, a causa delle giuste restrinzioni e del distanziamento sociale. E anche la Fierucola del 1 Maggio, per la prima volta in decenni, è stata annullata.

Quanti progetti sospesi: collezione, promozioni, eventi, idee… tutto fermo e pronto a ripartire, ma chissà quando? Nonostante questo MaMaglia compie tre anni comunque, e se mi guardo indietro… quanta strada!

I prodotti

MaMaglia compie tre anni

A me piacevano, sì, ma i miei primi prodotti avevano delle mancanze. Un po’ anche nell’esecuzione, anche se non ho mai messo in vendita qualcosa di difettoso. Ma per avere una sciarpa fatta bene, per esempio, all’inizio avevo bisogno di almeno due o tre tentativi, in cui come ogni magliaia dovevo decidere se rimediare al’errore… o ricominciare da capo!

Soprattutto, nel primo anno di lavoro producevo tantissimi oggetti. Oltre a scaldacolli e cappelli ho realizzato cestini in rafia, tovagliette da colazione, animaletti in cotone amigurumi, improbabili astucci in lana, sottobicchieri (ma qualcuno li usa davvero?), presine, copribottiglia. Qualcuno era carino, qualcuno non funzionava proprio. Piano piano, ho dovuto imparare a selezionare, scegliere, decidere cosa avesse senso portare avanti e migliorare, e cosa lasciare indietro.

C’erano da fare considerazioni di tipo logistico, per esempio il fatto che a far tante cose non se ne fa nessuna bene, quindi meglio specializzarsi. Ma anche sul costo dei materiali, sui tempi di realizzazione e sulla resa economica di quel prodotto.

Del resto, ogni pianta ha bisogno di essere potata per crescere sana, e questo è un processo che va ancora avanti. Per ogni novità che propongo, devo dire addio a qualcosa che piace meno o che ha esaurito il suo ciclo di vita. Credo che questo sia l’inizio di un ragionamento e di una mentalità imprenditoriale.

I materiali

Stesso criterio vale per i materiali… In quella primavera del 2017 ho comprato di tutto: lana, acrilico, juta, cotone, canapa, angora… ho lavorato a maglia persino la carta di giornale, per vedere cosa succedeva (nulla di buono succede, ve lo dico io). Paolo e Debora Nardi, che sono e restano i miei guru in materia di filati, punti a maglia e conoscenza del territorio, mi hanno vista andare via dal loro magazzino con scatolate di gomitoli di qualsiasi tipo.

Un po’ lo faccio ancora, perché mi piace sperimentare, ma allora avevo bisogno di provare gli effetti, i punti con i diversi materiali. Per me era tutto nuovo, e ancora resta un oceano da navigare completamente. Adesso però conosco meglio le caratteristiche di cui ho bisogno per ogni prodotto, cosa rende meglio fatto in un certo modo invece che in un altro.

Scelgo con maggiore cura, vado in visita alle fabbriche, seleziono, dico di no a proposte di collaborazione con materiali che arrivano dall’estero. Abito nella città del tessile, e con tutto il rispetto per i filati olandesi o cinesi, preferisco privilegiare il mio paese.

Le foto

Ma se in generale alcune di queste rinunce un po’ mi sono costate, non sai quanto impegno ho dovuto mettere nello scattare le foto. Io non ho mai fatto fatica a parlare, a comunicare, a raccontare. Lo faccio da 40 anni, capirai. Ma le fotografie, l’immagine… quello non è il mio campo.

Ho anche delle belle macchine fotografiche reflex ma metterle in mano a me, come dico sempre, equivale a dare le chiavi di una Ferrari a chi fatica a guidare una Panda (me, di nuovo).

Però esercitandomi tanto, e scartando centinaia e centinaia di scatti, credo di essere migliorata almeno un po’, nella scelta delle luci, della composizione… che ne dici?

MaMaglia compie 3 anni - prodotti 2017
Cappellino 2017
MaMaglia compie 3 anni - prodotti 2020
Bracciali 2020

I mercatini

MaMaglia compie tre anni in un periodo in cui i mercatini purtroppo non si possono organizzare, ma io mi tengo pronta per i prossimi.

Dai primi, in cui mi si era rotto di tutto, ho preso catinelle d’acqua (beh, quello succede sempre), mi è volato via un gazebo, ho rincorso collane giù per le discese… tanto ho imparato, ancora.

MaMaglia compie 3 anni - mercatino 2017
Cerreto Guidi (Fi) Luglio 2017
Il mercatino in cui prese il volo il gazebo

Ho imparato quali sono le cose indispensabili per partecipare ad un evento (ho anche scritto un post a riguardo), a farmi nuovi amici ad ogni festa, a esporre leggermente meglio i miei prodotti. Leggermente, perché quello è l’aspetto che meno mi accontenta, sempre, e che più mi fa arrabbiare con il malcapitato, uno a caso, che mi accompagna.

San Baronto (PT) Dicembre 2019
Foto di Nicola Alderighi

Il sito e il blog

In quell’aprile 2017 nacque anche il vecchio blog di MaMaglia, di cui ancora esistono tracce sul web… Un blog con tante idee e poca coerenza, che raccontava un po’ di tutto e un po’ di nulla. Grazie all’aiuto di un gruppo Facebook che non smetterò mai, mai, di ringraziare, e a tanti preziosi consigli, è nato questo sito. Che ha tanti difetti, che si rinnova sempre perché senza cambiamenti non si va da nessuna parte, che non è certamente perfetto a livello tecnico e di SEO. Ma l’ho fatto tutto da sola, senza nessuna competenza iniziale di grafica, messo on line da mia sorella ma seguito da me… Ho raccontato tanto di me, dalla storia della mia famiglia, alla mia opinione sui disturbi alimentari, da quanto amo il Natale alla passione per la lettura e il vintage.

Insomma, sarà come sarà questo blog, artigianale anche lui a suo modo; ma è mio e c’è dentro tutto il mio cuore.

MaMaglia c’est moi

Perché lo hai capito. Poco più di tre anni fa sapevo a malapena lavorare con i telai, vagavo per le strade di Prato a chiedere alla signore anziane dove comprare filati (giuro, ho fatto anche questo!), non avevo conoscenze fotografiche, non ci capivo nulla di siti web, partivo per i mercatini alla cieca e con un sacco di oggetti invendibili.

A dirla sinceramente, come cacchio ho fatto ad arrivare fin qui?

Lo so io, come ho fatto. Con la volontà, senza dubbio, con la capacità di imparare dagli errori (se un prodotto non vende non è colpa di chi non compra, mai!) e di reinventarmi. Per questo ho scelto di pubblicare la foto del progetto Strenght of a woman, la forza di una donna.

L’immagine fa parte del progetto Strenght of a Woman di Chiedilo a Saki

Ma l’ho fatto anche con l’aiuto di chi mi vuole bene e mi ha supportata e sopportata in questi tre anni. Tante volte l’ho detto, MaMaglia non sarebbe andata da nessuna parte senza il sostegno di tutto il mio “clan”. Perché quando senza vergogna cito Flaubert e dico che MaMaglia c’est moi, è anche vero che nessuno si salva da solo, ed a loro che va il mio grazie più grande.

MaMaglia compie tre anni: e gli auguri?

Il secondo grazie va a te che leggi, a chi ha creduto e comprato i miei prodotti, a chi si è trovato bene ed è tornato, a chi sfoggia la sua sciarpa MaMaglia e mi manda le foto, a chi mi riempie di un affetto enorme, anche adesso che la distanza ci allontana, e di una stima che spero di meritare.

Tre anni in una giostra di colori, di soffici gomitoli e di telai in legno, di sorrisi e lacrime, di successi e clamorosi flop. Tre anni insieme…

MaMaglia compie tre anni. Auguri MaMaglia!

2 commenti

  1. Francesca

    Tantissimi auguri! Vedrai che anche questo periodo di blocco darà in qualche modo i suoi frutti❤️i tuoi nuovi orecchini sono splendidi!

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    1. MaMaglia

      Grazie di cuore, non vedo l’ora di ripartire 😅

      Rispondi

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