IL NOME DI MAMAGLIA
Come nasce il nome di MaMaglia? Perché ho scelto proprio questo? Per scoprirlo, facciamo un piccolo passo indietro nel tempo…
Cinque anni di MaMaglia
Oggi MaMaglia compie 5 anni, e nell’aprile 2017 avevo appena imparato a usare i telai da maglia. Mi esercitavo con cappelli, sciarpe e altre idee che mi venivano sul momento. Volevo partecipare a delle fiere, aprire un profilo sui social, stampare biglietti e volantini, farmi un po’ di pubblicità… e non sapevo proprio come chiamare quello che all’epoca era il mio “Progetto Maglia”.

Scegliere un nome è qualcosa di difficilissimo: sai che ti definirà, che racconterà qualcosa di te ma che non deve essere troppo esplicito o banale. Però neanche troppo misterioso, troppo fuorviante, troppo strano o difficile da pronunciare.
E io avevo anche una certa fretta, eravamo già alla metà di aprile e il 1 maggio avevo fissato un mercatino (quali sono i prossimi eventi in programma? Li puoi vedere qui!).
Sì, non so se è un pregio o un difetto, ma questa ostinata tenacia fa parte di me da sempre. Dovevo esserci, dovevo farlo, dovevo trovare un nome e tutto il resto.
Alla fine è arrivato il nome di MaMaglia
Di solito, quando devo cercare ispirazione io scrivo lunghe liste. Questa è la lista dei nomi che mi erano saltati in mente in quei giorni. Dal banale Letizia Handmade, passando per una serie di “Aggeggi”, fino a un enigmatico L.E.T.S. con velleità da multinazionale.

Alla fine è spuntato quel MaMaglia. Un’idea arrivata dalla voce di un bambino che voleva la sua maglia e la chiamava “ma maja”, che mi è suonata bene da subito anche se qualche problemino ai clienti anglofoni lo crea e anche se c’è ancora chi lo storpia (il mio babbo, per esempio) e dice MamaMaglia. Che poi è bellino anche così.
Il nome di MaMaglia racchiude tante cose. il lavoro a maglia, ovviamente, che è il principio di quello che faccio. Ma anche lo scopo di ogni oggetto che creo, che è il suo essere unico, personale, proprio, “MIO”. E ha anche un sapore nostalgico, di casa e di famiglia, che mi sono resa conto far parte del vero e proprio DNA dell’attività, delle foto e in generale di come sono io anche nella vita di tutti i giorni.
Che ne dici, ho fatto la scelta migliore? Ti piace il nome di MaMaglia? Lo trovi coerente con gli oggetti che creo?