Vendo ma non mi vendo

VENDO MA NON MI VENDO

Qui vendo ma non mi vendo. Facile.
Qui trovi i miei prodotti, le mie idee, i miei progetti.
Non trovi le collaborazioni con aziende produttrici di filati, i post con i gomitoli regalati, i tag messi sulle foto che rimandano ai fornitori.

Perché?

Perché i miei clienti sono le persone che acquistano quello che creo, non i produttori.
Perché voglio essere libera, sempre, di scegliere un materiale e poi scartarlo, anche se di qualità, perché non è adatto a quel determinato oggetto, o semplicemente perché ho cambiato idea.
Perché voglio offrire sempre quello che secondo me è il meglio per composizione, colore, prezzo. Se sbaglio, e ovviamente succede, voglio farlo da sola, non perché qualcosa, fossero anche 100 grammi di lana, mi è stato imposto.

Vendo ma non mi vendo: cosa vuol dire?

Fuori da denti: quanto è probabile che parli “male” di un prodotto che mi è stato regalato? Anche se la composizione magari è così e la resa per le tecniche che uso io non è il massimo, non sarebbe facile “stroncarlo”.
Questo vale per i filati ma anche e soprattutto per altri prodotti che ci vengono proposti e promossi attraverso i canali social. C’è il periodo in cui quel determinato mascara è sulle ciglia di chiunque, non c’è profilo a tema che non proponga la medesima tisana, accessorio per la cucina, attrezzo per l’artigianato.

Io non voglio prestarmi a queste dinamiche, come ho detto in più occasioni io non lavoro per nessuna azienda, lavoro per la mia clientela.
Per questo ho rifiutato collaborazioni con aziende di alto livello e con piccole artigiane, e non mi sono mai pentita. In compenso ho conosciuto e scoperto personalmente delle realtà straordinarie che consiglio sempre a chi mi chiede dove acquistare e cosa.

Mi vendo ma non mi vendo

Non manco mai di darti consigli

Chi viene ai miei corsi lo sa, non manco mai di segnalare tanti siti, negozi e filature. Ma lo faccio in privato, senza nessun tornaconto, senza nessun obbligo. Così come posso consigliare una pizzeria, un rossetto, un b&b sul mare.
Lo faccio con lo spirito di passaparola che ho sempre avuto anche molto prima del web, quando le recensioni online non esistevano e ci fidavamo del giudizio delle persone di nostra conoscenza.

Mi prendo troppo sul serio? Forse, e ne vado molto fiera. So che parlo di lana e cotone e non di strumenti salvavita, ma mi piace fare bene quello che faccio, al meglio che posso.

E poi c’è anche da dire che ormai credo così poco alle recensioni e ai post che nascondono altro che preferisco non prestarmi a questo gioco. Tu come la pensi?

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