Perché fare ricerca sui materiali, oggi

HA SENSO FARE RICERCA SUI MATERIALI, OGGI?

Se ci pensi, oggi i gomitoli di filato per i lavori a maglia o all’uncinetto si trovano un po’ ovunque, nella grande distribuzione. Tiger, Tedi, Shein e similari. In negozio e on line, a volte persino in edicola.
Chi me lo fa fare di andare nelle aziende, di selezionare filati di stock, di scovare le piccole mercerie, le filature, i lanifici; quando potrei acquistare in modo più semplice e pratico?

MaMaglia e la ricerca sui materiali

Non è tanto una questione di composizione del filato. È vero, quelli che vendono i succitati negozi sono quasi sempre tutti sintetici, o almeno in buona parte. Ma io non ce l’ho con il sintetico. Non lo metto in collezione ma sono sempre pronta a utilizzarlo per chi, per una scelta etica o personale che rispetto molto, non indossa materiali di origine animale. Se e quando lavoro con filati sintetici li scelgo possibilmente rigenerati, in ogni caso di produzioni italiane, locali, di aziende delle quali conosco il modo di lavorare e che spesso ho visto con i miei occhi.

Una questione etica e di sostenibilità

Basta leggere le etichette, se la fama del negozio non bastasse. Sono quasi sempre made in China, in Bangladesh o in altri paesi asiatici. Spesso nelle etichette neppure c’è il nome di chi produce, ma solo di chi vende e di chi importa. Non è possibile risalire all’azienda produttrice, e conoscendo purtroppo gli standard di certa imprenditoria non è difficile capire che dietro quel prezzo stracciato c’è qualcuno che sta pagando con condizioni di lavoro pericolose.

Che senso avrebbe raccontarvi il mio cappello fatto a mano con amore se poi il filato viene da uno stanzone all’altro capo del mondo zeppo di donne e bambini che lavorano allo stremo, pagati una miseria, con il rischio costante di morire ? Mai scordare il nome “Rama Plaza”.

Io ho la fortuna di abitare alle porte di Prato, distretto tessile di eccellenza, e riesco a trovare aziende che producono sul posto, in modo etico. Ma me le sono andata a cercare una per una, chiedendo, provando, camminando ovunque tra le fabbriche della città. E anche senza abitare a Prato, nelle piccole mercerie si trovano tantissimi filati fatti in Italia a prezzi di poco superiori, a quelli della distribuzione di massa. Sul web, molte sono le realtà di piccole aziende che producono e vendono gomitoli e matasse.

MaMaglia e la ricerca sui materiali

La ricerca sui materiali è anche un’opportunità personale

È una bella occasione quella che abbiamo noi piccole artigiane. Poter valorizzare attraverso i nostri acquisti e le nostre scelte negozi storici, imprese locali, laboratori. Per me è stata anche una grande opportunità per imparare. Di tessile sapevo poco, ho lavorato in un lanificio anni fa ma ero in ufficio e non conoscevo quasi niente di composizioni e tipologie di filati. Non sono diventata una tecnica, ma adesso so cosa scegliere a seconda del modello, della richiesta, della resa che voglio abbia il capo indossato. So che una lana che “fa i pallini” non è di cattiva qualità, anzi! So riconoscere il filato stoppino, il ritorto, so la differenza tra fibre artificiali e sintetiche.

Studio, leggo tanto, mi piace molto imparare cose nuove. Ma ascolto, soprattutto. E chi si occupa di filati da decenni è il migliore insegnante che si possa trovare.

Non dico che basta poco. Perché ci vuole impegno, volontà, tempo. Ma lavorare in modo sostenibile sotto quanti più aspetti possibile si può e si deve.
Io ci provo sempre, e ribadisco che sì, ha senso, tantissimo, fare ricerca sui materiali, e non smettere mai.

Tu cosa ne pensi? Fai caso a questi dettagli quando acquisti?

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