L’anno dei fiori di papavero – Recensione

L’ANNO DEI FIORI DI PAPAVERO di Corina Bomann

L’anno dei fiori di papavero è quello che trascorre una giovane insegnante in Francia, che ne scopre profumi, colori, sapori e dissapori. Ma il viaggio è anche quello di sua figlia, attraverso sentimenti ed emozioni.

L’autrice

Traduzione letteraria di quello originale Das Mohnblütenjahr, il titolo ci restituisce da subito l’atmosfera colorata della Francia e dei suoi campi fioriti. Ma non sbagliatevi… L’anno dei fiori di papavero è un libro che fa molti riferimenti anche alla Storia e che gioca sul significato di questo semplice, diffuso e bellissimo fiore rosso.

Fra l’altro, sul significato dei fiori io mi sono fatta un po’ una cultura leggendo Il linguaggio segreto dei fiori.

Il titolo

Corina Bomann è la regina del best seller tedesco a sfondo sentimentale. Nata a Parchim in Pomerania, è stata scoperta dal grande pubblico con L’isola delle farfalle del 2012. In questo blog l’abbiamo già conosciuta per La signora dei gelsomini.

Di cosa parla L’anno dei fiori di papavero

L’anno dei fiori di papavero si apre con Nicole, che ha appena scoperto di essere incinta e che suo figlio potrebbe avere una malformazione cardiaca. Per di più, il padre del bambino l’ha lasciata non appena scoperta la gravidanza.

Insomma, è il momento giusto per rifugiarsi nel vigneto della madre Marianne, e chissà… magari scoprire qualcosa sul mistero che da sempre avvolge l’identità del suo, di padre. 

E dai giorni nostri, con le parole di Marianne che racconta alla figlia, planiamo in Lorena, nella piccola cittadina di Bar-Le-Duc. È il 1975, e lei, giovane insegnante, è arrivata lì per uno scambio scolastico tra la Francia e la Gemarnia.

Sono trascorsi 30 anni dalla fine della II Guerra mondiale, ma per gli abitanti di Bar-Le-Duc il tempo sembra non essere passato e neppure il risentimento nei confronti dei tedeschi. Anche se la tedesca in questione è una professoressa incolpevole.

Ma non tutti vedono in lei il riflesso del conflitto, anzi… per Marianne l’anno dei fiori di papavero sarà anche ricco di dolci incontri, di amicizie, biciclette, pan au chocolat, fotografie e vestiti a fiori.

L'anno dei fiori di papavero

Il libro e l’artigianato

Sono due le esperienze artigianali che troviamo nel romanzo di Corina Bomann.

La prima è quella dei vigneti, la piccola produzione di vino di Marianne, e di altri personaggi come Killian e Michel. Ma l’artigianato è presente anche nella fabbrica di tessuti diretta da Louise, la generosa ragazza che ospita Marianne nel 1975 a Bar-Le-Duc.

Devo dire però che il lavoro manuale ha nel romanzo un aspetto quasi marginale, è presente ma non protagonista. 

Le mie impressioni

Nonostante questo L’anno dei fiori di papavero mi è piaciuto molto e l’ho letto in un paio di giorni con facilità. La storia appassiona anche grazie a dei colpi di scena inaspettati e un punto di vista sull’ultimo conflitto mondiale che, anche se oggi è certamente superato, qualche decennio fa era invece ancora molto sentito.

Una creazione legata a questo libro

Ho scelto di abbinare alla storia e alla colorata copertina una delle mie collane Luz, rossa proprio come un papavero.

L'anno dei fiori di papavero

È leggera, si usa come collana ma anche come fascia per capelli, ed è perfetta per una bella passeggiata in campagna ai primi soli della stagione.

Dove acquistare L’anno dei fiori di papavero

Si vede dalle condizioni del mio libro… io ho trovato una copia de L‘anno dei fiori di papavero in una bancarella dell’usato. Se non riesci a recuperarlo così, puoi acquistarlo, sempre di seconda mano, su Il Libraccio. Nuovo, nell’edizione Giunti, si trova su Amazon, La Feltrinelli e IBS.

Tu hai mai letto questo libro? Subisci, come Marianne, il fascino dei colori e dei profumi della Francia?

10 commenti

  1. Gabriella – Sas bellas Mariposas

    L’idea della Francia, dei vigneti, delle distese di fiori mi affascina da sempre. Salvo poi aver fatto la turista tipica a Parigi! Ma a mia discolpa avevo solo pochi giorni a disposizione.
    Forse in un altra vita avrei avuto io stessa un vigneto.

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    1. MaMaglia

      Durante il liceo ho avuto un’esperienza di studio nella Loira, e in tempi più recenti sono stata in Provenza. D’agosto, con 40 gradi all’ombra… capirai perché dicevamo spesso “sì ma meglio la Toscana!” 🤣

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  2. Francesca Pola

    Non conosco questo romanzo né l’autrice, comunque dalla foto il libro sembra nuovo di zecca, altro che usato! Bellissimo il giallo della copertina abbinato al colore della tua collana, le tue fotografie sono sempre più belle!

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    1. MaMaglia

      Grazie! Fra l’altro ho visto che in libreria si trova un’edizione tascabile, nuova ristampa, con una copertina ancora più carina!

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  3. Federica

    Ciao, ho letto il titolo del tuo post e mi sono incuriosita. Vigneti, campagna, colori, profumi. Penso che dovrò andare dopo in libreria e regalarne uno anche a mia mamma. Grazie

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    1. MaMaglia

      Ti consiglio questa scrittrice perché racconta storie sentimentali ma mai banali, sono sicura che se tua madre ama questo genere le piacerà!

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  4. Michela A.

    Francia, profumi, vigneti, colori e sentimenti. Questo libro fa proprio per me. Al momento sto leggendo “donne che comprano fiori” e poi inserisco questo subito in lista. Si nota che adoro i fiori?

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    1. MaMaglia

      Ma che bel titolo che hai suggerito… quasi quasi me lo metto in lista, del resto anche io adoro i fiori!

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  5. Francesca

    Lo compro! Per 3 motivi: sia perché tempo fa avevo letto un tuo post dove parlavi del libro “il sogno della macchina da cucire ” e mi è piaciuto tanto; sia perché adoro la Francia e due anni fa in Alsazia abbiamo bevuto ottimi vini; e infine lo scorso gennaio avevo un volo per Bordeaux che non ho preso (non per il covid!) dove sarei andata a visitare i vigneti di S.Emilion

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    1. MaMaglia

      Allora poi voglio sapere se ti è piaciuto anche questo libro (ma penso proprio di sì)!

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