La casa di moda – Recensione

LA CASA DI MODA

La casa di moda, sartoria storica nel centro di Francoforte, fa da sfondo alla storia di tre donne coraggiose che attraverso tutto il XX secolo ci parlano di indipendenza, lavoro e amore.

L’autrice

Julia Kröhn è nata nel 1975 in Austria, e vive da tempo a Francoforte, in Germania, la città di questo romanzo. Da sempre amante delle ambientazioni storiche, ha scritto numerosi romanzi ambientati nel medioevo, prima di dedicarsi a La casa di moda, diventato in breve tempo un best seller da oltre un milione di copie.

Il titolo

Il titolo originale del libro è Das Modehaus. Töchter der Freiheit, che sarebbe, letteralmente, La casa di moda. Figlie della libertà. La traduzione italiana ha perso la seconda parte, che secondo me caratterizza invece la storia, che davvero è incentrata sulla ricerca della propria strada e della libertà da parte di tre donne straordinarie.

Di cosa parla La casa di moda

Fanny, sua figlia Lisbeth e sua nipote Rieke. Dal 1914 al 1971, con un epilogo che arriva fino al 2000. Due guerre e la complicata storia della Germania contemporanea. Ce ne sono di argomenti, di vicende e di passioni, tra le pagine de La casa di Moda.

La sartoria, appunto. Di proprietà del marito di Fanny è un trampolino di lancio per lei che sogna di fare la modella e arriva fino a Parigi e a Milano. Lisbeth invece che vive gli anni difficili della II guerra mondiale, e per lei la moda è quella degli scarti, dell’infinita creatività del recuperare tessuti improbabili ovunque per provare a sentirsi “normale”, sotto le macerie.

Rieke invece deve rinnovare La casa di moda, mantenerla al passo con tempi, con i frenetici anni ’70, facendo anche i conti con il suo stesso ruolo di madre e di donna che lavora.

Attraverso la sartoria, le mode, le sfilate, queste tre donne faranno i conti con i propri sogni, con le sofferenze e le delusioni, non smettendo mai di rialzare la testa e guardare avanti.

La casa di moda - Recensione
Francoforte
Foto di Bruno /Germany da Pixabay

Le mie impressioni

Il romanzo mi ha coinvolta moltissimo, e l’ho letto in un paio di giorni. Adoro le storie familiari (hai già visto le mie recensioni della saga Le sette sorelle?) e questa che parla di un negozio in particolare. Anche la mia famiglia ha una tradizione nel commercio, e anche se non abbiamo trascorso le vicende storiche narrate nel libro mi sono un po’ immedesimata nelle protagoniste.

Il libro e l’artigianato

Tra le tre eroine, la più “artigiana” è Lisbeth. Tutte sono appassionate di moda e sartoria, ma lei è quella che crea un’intera collezione con materiali di recupero, che cuce gomma e sacchi e crea abiti che fanno sentire le donne di nuovo belle.

Una creazione legata a questa storia

Proprio pensando a questo aspetto della storia ho affiancato a La casa di moda non una creazione specifica ma un materiale, la fettuccia di recupero. Che è uno scarto ma proprio come i modelli di Lisbeth diventa bellissima se nobilitata e usata con un po’ di creatività. Io, per esempio, ne faccio largo uso per i miei ecogioielli, li conosci?

La casa di moda - Recensione

Dove acquistare La casa di moda

La casa di moda è stato pubblicato nel 2020 da Giunti, con la traduzione di Sofia Dilaghi. Si trova ancora facilmente nelle librerie, on line sia cartaceo che ebook su Amazon, IBS, LaFeltrinelli.

A te piacciono le saghe famigliari? Ti è venuta voglia di leggere questo romanzo storico?

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